Mondiale Gravel 2022: presenti Yuldoz e Fariba Ashimi, le cicliste afghane di Alessandra Cappellotto
Le sorelle Fariba e Yuldoz, 19 e 21 anni, parteciperanno al Mondiale Gravel 2022, categoria Elitè, e correranno con la maglia dell’Afghanistan, riconosciuta dall’UCI e fortemente simbolica, proprio perché è quella che veniva indossata dagli atleti afghani prima della presa del potere da parte dei Talebani.
«Sono emozionate, hanno una grande voglia di mettersi in gioco. Mi hanno raccontato che in Afghanistan non c’è molta differenza fra gravel e strada, correvano dove e quando potevano», spiega Alessandra Cappellotto, loro tutrice e presidentessa di Road to Equality, l’associazione che ha permesso alle cicliste di trovare rifugio in Italia.
In seguito all’istaurazione del regime talebano, in Afghanistan, le donne sono state private di ogni diritto fondamentale, tra cui praticare qualsiasi tipo di sport. Ad agosto 2021, i talebani hanno attuato procedure di rastrellamento contro tutte le donne considerate “disobbedienti”: per Fariba e Yuldoz, l’unica via di salvezza era la fuga.
Così, a settembre 2021, le due sorelle sono arrivate in Italia grazie al fondamentale aiuto di Alessandra Cappellotto, prima ciclista italiana a diventare campionessa mondiale e da sempre socialmente attiva riguardo alla parità di genere.
Oggi, Fariba e Yuldoz vivono a Vicenza, corrono con la Valcar-Travel & Service e stanno cercando di costruirsi una nuova vita: «La mia associazione ha accolto le due sorelle proprio per dare loro un’opportunità di riscatto. Il ciclismo è stato la loro salvezza, stanno vivendo un sogno. Sicuramente il Mondiale Gravel le aiuterà a crescere sportivamente. Partecipare, per loro, è già un successo», aggiunge Alessandra.
Sabato 08 ottobre 2022, il Mondiale Gravel partirà da Campo Marzio a Vicenza, città che ha adottato le ragazze, e arriverà in Piazza Pierobon a Cittadella. Fariba e Yuldoz hanno già provato il percorso, sono in ottima forma, ma devono ancora prendere le misure con il ciclismo europeo, un cammino che potrebbe durare qualche anno: «Non hanno particolari velleità di piazzamento. Sono qui con noi, al sicuro e questo è il risultato più importante» conclude Alessandra Cappellotto.
Per Fariba e Yuldoz, il Mondiale Gavel non è solo una grande opportunità ciclistica, ma soprattutto di vita e, questo sabato, saremo tutti con loro, pronti a sostenerle con un grande tifo.
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